Analisi Percorso Gand – Wevelgem 2018: velocisti pronti a vendere cara la pelle
Non cambia il percorso della Gand – Wevelgem 2018. Corsa tradizionalmente aperta a più scenari con il suo tracciato duro, ma comunque abbastanza lineare che permette ai velocisti di potersi giocare il successo, la corsa in programma domenica 25 marzo si propone anche quest’anno nella sua consueta formula, confermando anche l’interssante recente novità delle Plugstreets, che lo scorso anno hanno ulteriormente ampliato lo spettro di soluzioni. Offrendo inoltre anche una importante occasione di commemorazione della prima guerra mondiale, come già successo lo scorso anno, quando furono inseriti con successo nel percorso.
Una novità che è dunque piaciuta a più livelli, tanto che sarà proposta anche nei percorsi per le donne e gli under 23. Tra le grandi variabili di una corsa che può sorprendere per la sua durezza, come restare chiusa nella sua staticità, sicuramente anche le condizioni meteo, con il vento in particolare che più volte ha giocato un ruolo principale in un tracciato che comunque ha alcuni tradizionali passaggi chiave in cui fare la differenza.
Percorso Gand – Wevelgem 2018
Leggermente modificata rispetto alla passata stagione, la prima parte del percorso della Gand – Wevelgem 2018 non offre grandi spunti, a meno di condizioni climatiche particolarmente avverse. La prima metà è infatti sostanzialmente completamente piatta, con alcuni muretti e strappi che non dovrebbero avere grande importanza nell’economia complessiva della corsa.
Si comincia a fare solitamente sul serio con il passaggio a De Moeren. Segue un breve sconfinamento in Francia dove iniziano i muri con il Mont des Cats e il Mont Kokereel. Il primo è abbastanza breve, ma ha dei tratti molto duri, quasi improvvisi, mentre il secondo punta più sulla lunghezza, pur presentando una pendenza massima che sfiora il 10%. Sempre al di là del confine ci saranno il Vert Mont e il Mont Noir, asperità praticamente tutte attaccate che possono cominciare a creare difficoltà e scremare il gruppo.
Ultimo tratto in Francia sarà il Ravensberg, una delle poche novità del tracciato di quest’anno. Sarà dunque l’ultimo tratto prima di un trittico temibile. Si parte con il primo passagio sul Banenberg, 1000 metri con pavé al 7,3% di media, seguito dall’ancor più duro Kemmelberg, che rappresenta il momento cruciale della corsa con i suoi due passaggi. Il primo è quello del belvedere, interamente in pavé con una pendenza media che sfiora il 10% e una massima del 18%. Chi vuole evitare la volata, se non l’ha già fatto, deve dare qui una importante scossa alla corsa.
Poco dopo il Monteberg, 2180 metri da affrontare a tutta per cercare di continuare a scavare il solco con gli inseguitori, che potrebbero ancora non essere riusciti ad organizzarsi per questa brutale successione. Seguono quasi trenta chilometri che solo sulla carta sono semplici, perché ci saranno i tre tratti di Plugstreets, strade di campagna miste di terra e pavé in cui gli specialisti possono continuare la loro offensiva.
Dopo un’altra decina di chilometri l’ultima possibilità di fare la differenza con la nuova accoppiata Baneberg–Kemmelberg. Non si passa dagli stessi versanti di prima, ma non per questo sarà semplice, con l’ultimo brutale muro che presenta 500 metri all’11,6% di media, con punte sino al 22%. All’arrivo mancheranno ancora 35 chilometri, che possono essere sufficienti per organizzare un inseguimento, ma anche le forze e l’organizzazione degli inseguitori saranno state messe a dura prova.
Il tracciato presenta eventualmente un altro paio di possibili tratti in cui tentare un’imboscata, soprattutto se si è in pochi davanti. Si tratterà comunque quasi esclusivamente di pianura, quindi servirà tanta potenza per andarsene (o per resistere). Altrimenti sarà volatona, ma gli sprinter dovranno stare comunque attenti a quegli specialisti del pavé che hanno dalla loro un buon spunto in volata e una maggiore resistenza a questo tipo di prove.
Muri e pavé Gand – Wevelgem 2018
1 Katsberg (km 136,7) 600 m al 8%, massima 18,0%
2 Kokereelberg (km 140,2) 1200 m al 6,4%, massima 9,4 %
3 Vert Mont (km 142,5) 2300 m al 3,6%, massima 8%
4 Mont Noir – Ravel Put (km 144,8) 2370 m al 4,4%, massima 9%
5 Mont Noir – Blanchisserie (km 150) 2370 m al 4,4%, massima 6,0%
6 Le Ravensberg (km 156,6)
7 Banenberg (km 168) 1000 m al 7,3%, massima 17,0% (con pavé)
8 Kemmelberg (km 175,6) 502 m al 9,5%, massima 18,0% (con pavé)
9 Monteberg (km 179,6) 2180 m al 7,3%, massima 10%
10 Baneberg (km 211,4) 270 m al 5,5%, massima 11,0% (con pavé)
11 Kemmelberg (km 216) 500 m all’11,6%, massima 22% (150 di pavé)
Altimetria e Planimetria Gand – Wevelgem 2018
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